Guai, sedie e nuovi cervelli – Diario di bordo #2

Febbraio è stato un mese davvero intenso e complicato, su questo possiamo starne certi. Oltre alla prima sessione d’esami univarsitari che ho dovuto affrontare, mi sono confrontato con molte sfide e difficoltà. Vi racconto…

Dov’è finito il RePET?

Come sto dicendo ormai da diverso tempo, i lavori per il RePET dovevano essere in via conclusiva ma ci sono stati dei problemini: come prima cosa credo di avere acquistato un alimentatore della circuiteria meno potente rispetto al dovuto e infatti, alla prima accensione, ha deciso di far funzionare solo metà del circuito; dopo aver risolto con un alimentatore migliore, ma anche più ingombrante, ho provato a farla funzionare ottenendo un risultato non molto soddisfacente, ovvero una vera e propria cannuccia lunga due metri e mezzo. Dopo una grassa risata (metodo di difesa dal pianto isterico) mi sono messo all’opera per la risoluzione di questo inghippo e sono ancora a lavoro su questo.

Sono anche in via di sviluppo la documentazione e la prima stesura dei passaggi richiesti, ma ci vorrà sicuramente più tempo. Non mancheranno aggiornamenti e spero che nel mese di marzo, con un po’ di tempo in più, possa concludere questo bel progettino

La scoperta del secondo cervello

Nel mentre che tutto ciò accadeva, e mentre continuavo a studiare, mi sono imbattuto in un personaggio davvero interessante dell’Internet, tale Tiago Forte. Per chi non lo avesse mai sentito, è il creatore di una tecnica di gestione della conoscenza da lui battezzata “Second brain” (“secondo cervello” in italiano) presentata e illustrata tramite diversi video sul suo canale YT, il suo blog e un libro intitolato, appunto, “Il tuo secondo cervello”.

In breve, anche se vi consiglio di farvelo spiegare da lui, la sua tecnica si basa su un sistema che permette di delegare la memorizzazione della valanga di informazioni che assumiamo ogni giorno ad uno strumento digitale o cartaceo (molto simile, e per certi versi un’evoluzione, del metodo Zettelkasten). Questo ci permette di essere più concentrati e creativi sulle cose che realmente contano e che ci piace fare, senza risultarne sommersi.

Io ho approfittato di imparare il suo metodo anche per passare da Notion, un’app di databse digitali, a Obsidian, che si basa sulla modifica di documenti in linguaggio markdown. Entrambi sono strumenti utili, anche se ognuno ha delle caratteristeche che, una volta comprese, dovrebbero indirizzare la scelta di uno o dell’altro rispetto alle proprie preferenze.

Come detto prima, consiglio di dare un’occhiata ai suoi contenuti online e, se vi intriga, di acquistare il libro che spiega tutto con maggior dettaglio. La cosa mi sta intrigando parecchio e forse scriverò qualcosa a proposito.

Attività di stampa 3D a pieno regime

In questo mese ho stampato diverse cose che mi stanno facendo apprezzare molto la comodità e le potenzialità della stampa 3D (ottima cosa anche in virtù del corso che ho iniziato a svolgere nel FabLab, come detto nel diario di bordo precedente). Oltre ai pezzi del RePET di cui sopra, ho potuto rendere reale un progetto di design di un mio caro amico (ciao Anto!) che ha disegnato questa sedia davvero ben fatta che vedete.

É stata anche molto apprezzata la scacchiera che stampai per l’inaugurazione del FabLab a tal punto che un ragazzo me ne ha chiesto una personalizzata per lui che dovrei finire di realizzare per marzo. Infine non stanno mancando regali e piccoli oggetti che sto realizzando anche come ottimi esempi di modellazione da portare nel corso. Il più interessante per me è sicuramente questo stile di portachiavi con il codice Spotify della canzone che si vuole dedicare, ne sto facendo parecchi e sono stati davvero molto apprezzati come regalo.

Ovviamente funziona! Scannerizzare per credere!

Scoperte interessanti tra VR e blockchain

Infine, mi sto dedicando e divertendo molto nella scoperta di due mondi di cui sono ancora un viandante: la realtà virtuale e la blockchain.

Nella prima sto scoprendo degli ambienti interessanti presenti nel sottobosco dell’Internet in cui si pensa a questa tecnologia in modo diverso e più aperto di come lo stiamo inquadrando ora. Sto anche pensando e facendo ricerche più approfondite sulla possibilità di costruire un visore open source e libero dal monopolio delle MANGA (Meta-Apple-Netflix-Google-Amazon). Anche nel FabLab stiamo provvedendo a far funzionare per bene dei visori già presenti e molto prestanti (anche se di Meta).

Per quanto riguarda la blockchain, invece, sto adottando un metodo più schematico e puntuale: anche se ancora con poca certezza, inizio a intravedere una futura realtà lavorativa nel settore, almeno per introdurmi nel mondo del lavoro (i miei sogni sono altri). Questo sia perchè credo di star parlando di una tecnologia che cambierà notevolmente il mondo digitale rispetto a come lo conosciamo e sia perchè, se ben intesa e applicata, potrebbe rendere l’Internettiano medio più libero e sicuro, ridandogli un potere che si stava mano a mano perdendo.

Come al solito, qui sotto c’è non a caso un box dei commenti e mi piacerebbe molto ricevere opinioni, consigli o pensieri in generale da chi mi legge: sento di dover provare a creare comunità, anche se piccola, in questo spazio di web. Ma per far ciò non posso essere solo, perciò sbizzarritevi.

 

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